Scrittura scenica:
Paolo Cresta
Tecnica usata:
Teatro d'attore ed interazione con il pubblico
Durata:
60 minuti circa oltre il dibattito finale
Età consigliata:
dai 13 ai 19 anni
Trailer
Spettacolo sulle maschere, l'identità e la follia
Di Luigi Pirandello
Uno spettacolo di Paolo Cresta
Un uomo, un uomo qualunque come si definisce lui stesso, un giorno come un altro, riceve un'osservazione da sua moglie : " Guardatelo bene il naso, ti pende verso destra".
Questa apparentemente semplice ed innocua frase porta Vitangelo Moscarda, questo il suo nome, che, sempre per sua ammissione, “ai tempi era fatto per sprofondare a ogni parola che gli venisse detta in abissi di riflessioni e considerazioni che gli scavavano dentro”, alla ricerca di se;
Cerca dentro di se, nelle persone intorno a lui, scoprendosi, tormentatamente, nessuno e centomila.
In scena un uomo. Un uomo solo.
Si rivolge direttamente al pubblico ( così come il romanzo si rivolge direttamente al lettore): racconta la sua storia e nel farlo si confida, si confessa, rivive il suo lancinante viaggio interiore.
Un viaggio che lo porta ad affermare che, oltre a tutto il resto, non ha più bisogno di un nome,perché i nomi convengono ai morti, a chi ha concluso. Lui è vivo e non conclude. La vita non conclude. E non sa di nomi, la vita.
Ps: quelle che porto in scena sono tutte parole di Pirandello tranne alcune frasi, all'inizio, tratte da una lettera scritta da Alberto Giacometti.